Fecero sistema e vissero tutti felici e contenti – Un paio di giorni fa la nouvelle vague di Trentodoc ha incontrato Sua Maestà Tiziano Mellarini, il potentissimo assessore al Turismo e all’Agricoltura, abituato per teoria e per prassi ad aprire e a chiudere come una fisarmonica i cordoni della borsa di quel carrozzone blindatissimo e opulento che risponde al nome
Continua a leggere...Attenti ragazzacci: la potente macchina da guerra della difesa identitaria trentina (e trentodocchista) sta scaldando i motori. Si salvi chi può. Quelli, pochi, animati dall’insano proposito di sollevare qualche modesta perplessità sulle strategie di marketing e di commercializzazione del Trentodoc, sono avvertiti. E uomo avvisato mezzo salvato. Dunque, dopo i nostri post dei giorni scorsi, ripresi anche dalla stampa locale
Continua a leggere...I volantoni pubblicati nei giorni scorsi (ieri e l’altro ieri) sul blog sono stati ripresi oggi dal quotidiano L’Adige. Sia sull’edizione cartacea sia su quella on line. Su quest’ultima i commenti dei lettori, per lo più poco generosi con la maison di Ravina, si sprecano. Una buona cosa, almeno se ne parla. Finalmente. E qualcuno comincia a chiedersi dove stia
Continua a leggere...Dopo aver letto il nostro post di ieri, un lettore toscano (?) oggi ci ha inviato il volantone Unicoop di Firenze. E così scopriamo che i sottocosto Ferrari di Esselunga (75 mila pezzi in offerta sottocosto: 8,99 euro) fanno proprio un baffo alla cooperativona fiorentina. Che ai soci riserva una proposta imperdibile (ma perché in Trentino queste svendite non le
Continua a leggere...Il volantone non è attualissimo, risale ad un paio di settimane prima di natale. Ma me lo ha girato un’amica abruzzese solo oggi. A suo tempo a me era sfuggito. Che dire, quest’immagine fa un certo effetto: 75 mila pezzi di Ferrari Brut, il Trentodoc più diffuso e più conosciuto al mondo, venduti a prezzo di realizzo in una catena
Continua a leggere...Rientro ora e mi metto davanti al pc. Avrei voluto scrivere (in colpevole ritardo) qualche cattiveria sul nuovo, si fa per dire, trentodoc in bicicletta cooperativa, ma mi dicono che ne avete già parlato. Però, mi si dice anche che in serata qualcuno, dopo essersi registrato, ha pubblicato su TWB una “breve”, per dare notizia della sconsolante (ma prevista e
Continua a leggere...Sono due i grandi produttori (Great Producers) del vino trentino conosciuti, e da far conoscere ancor più, nel mondo. Questa la sentenza autorevolissima di Wine Spectator (e se lo dicono loro c’è da credergli ad occhi chiusi). Ci informa di questa bella notizia, un comunicato diffuso oggi dall’ufficio stampa di Vinitaly. Eggià, i nostri fieraioli veronesi sono già al lavoro
Continua a leggere...Sull’Adige di questa mattina leggo una bella paginata dedicata a Trentodoc firmata da pgh (Paolo Ghezzi). Essendo un bravo giornalista che lavora di fino, si tiene lontano dalle opinioni e si limita alla cronaca pura e semplice. Basta e avanza. Bastano i virgolettati per dare l’idea dell’orizzonte confusionario e sconclusionato in cui navigano i vertici istituzionali delle bollicine trentine (uso
Continua a leggere...Leggo ora, su Geisha Gourmet, l’intervista di Francesca Negri a Gino Lunelli. Mi piacerebbe fare subito alcune considerazioni, perché le parole di mister Bollicine mi hanno lasciato piuttosto perplesso, ma non ho tempo: sono in treno e sto per arrivare alla mia stazione. Intanto, se non lo avete già fatto, su Trentino Mese di ottobre o su Geisha, vi consiglio
Continua a leggere...Nella top ten dei vini più venduti nella grande distribuzione italiana, compaiono anche tre etichette trentine. Una per ogni tipologia (rosso, bianco, spumante). Tre bottiglie per tre diversi industriali del vino della nostra provincia: Ferrari, Mezzacorona e Cavìt. I numeri sono quelli forniti dalla società di rilevamento Symphony Iri (agosto 2011), rilanciati ieri pomeriggio dal quotidiano on line Tre Bicchieri.
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