Proseguiamo in questi primi giorni dell’anno, con i numeri della befana. I ragionamenti articolati da Franco Ziliani, l’altro giorno su Le Mille Bolle Blog, mi hanno fatto venire voglia di approfondire sul piano numerico, per quel che si può, l’oggetto TRENTODOC. L’altro giorno ho pubblicato un insieme di cifre che raccontano sostanzialmente questo: il metodo classico trentino è in mano
Continua a leggere...di Massarello – Caro Cosimo, con le tue considerazioni (qui) mi stai tirando su un terreno infido e pregno di possibili equivoci. Per evitarli ci vorrà più di qualche post, ma intanto vorrei puntualizzare alcune convinzioni, tanto per alimentare un dibattito che credo farebbe bene al comparto. Sgombro subito il campo dall’importanza fondamentale della cooperazione: lì non ci piove proprio,
Continua a leggere...Qualcuno, con tono irritato, mi ha chiesto perché avessi titolato così (“…il territorio se ne è andato”), il post precedente. Bene, la risposta sta tutta qui. In questa foto scattata oggi sugli scaffali di un supermercato tedesco. Cosimo Piovasco da BordeauxÈ lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e
Continua a leggere...Il prossimo anno, sarà l’anno del Teroldego. Questo ci hanno anticipato qualche giorno fa i sacerdoti dell’enopromozione, che non è più pubblica (anche se il pubblico continuerà a svalangarci denaro) ma è tornata in capo al Consorzio dei Produttori. E questo mentre il territorio continua ad essere calpestato e violentato sul fronte commerciale. Non è una novità, ma ogni tanto
Continua a leggere...Quest’anno avrei voluto risparmiare ai lettori il solito post sulle svendite sottoprezzo dei vini trentini, che fatalmente ad ogni natale troviamo sugli scaffali della GDO. Un anno fa, la ho tirata lunga sino a gennaio (qui, qui, qui, qui) senza sortire alcun risultato, se non qualche dichiarazione stizzita da parte di produttori, manager e comunicatori più o meno istituzionalizzati. Quindi
Continua a leggere...La vendemmia più scarsa degli ultimi anni ha causato un aumento delle quotazioni delle uve e di conseguenza della produzione del vino. Il coordinamento della cooperazione agroalimentare: “Le aziende costrette a contenere gli aumenti per evitare ulteriori contrazioni dei consumi. Chiediamo un confronto chiaro e costruttivo con la distribuzione e la definizione entro fine mese dei nuovi listini del 2012”
Continua a leggere...Nella top ten dei vini più venduti nella grande distribuzione italiana, compaiono anche tre etichette trentine. Una per ogni tipologia (rosso, bianco, spumante). Tre bottiglie per tre diversi industriali del vino della nostra provincia: Ferrari, Mezzacorona e Cavìt. I numeri sono quelli forniti dalla società di rilevamento Symphony Iri (agosto 2011), rilanciati ieri pomeriggio dal quotidiano on line Tre Bicchieri.
Continua a leggere...