La vite selvatica, antenata della vite europea coltivata in tutto il mondo, è una fonte preziosa per il miglioramento genetico nell’ottica di un’agricoltura più sostenibile. Possiede infatti delle peculiarità “innate” che, se recuperate attraverso il miglioramento genetico, potrebbero conferire maggiore resilienza alla vite domestica per quanto riguarda le sfide del cambiamento climatico, dalla resistenza al deficit idrico, alle alte temperature
Continua a leggere...Si è svolto oggi alla Fondazione Edmund Mach il convegno patrocinato dall’Accademia italiana della vite e del vino, prestigiosa istituzione fondata nel 1949 per promuovere il settore vitivinicolo italiano. Al centro dell’incontro, che ha riunito presso il Palazzo della Ricerca e della Conoscenza un centinaio di accademici del vino, il tema della genomica e post genomica, con focus sulle prospettive
Continua a leggere...Il futuro della viticoltura italiana si gioca nell´applicazione concreta dei risultati della ricerca scientifica, che ci consente di reagire ai rischi dei mutamenti climatici e, nel contempo, di dare garanzie al consumatore sulla salubrità dei prodotti alimentari. L’applicazione della ricerca scientifica diventa così determinante per riuscire a dare alla viticoltura italiana un nuovo futuro. La ricetta è partire da una
Continua a leggere...Ma che diavolo succede nel CdA della FEM? Ci volete far perdere tempo prezioso? Aspettiamo da anni progressi importanti dopo la decodifica del genoma della vite e del melo, ed ora che siamo alla vigilia di importanti risultati grazie alla ricerca sul Genome editing e sulla Cisgenesi, buttate tutto all’aria? Che c’è, siete sotto scacco di quell’organizzazione sindacale agricola che
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