luca riccadonna

Sulle gazzette locali oggi non c’è traccia della decisa presa di distanza dei giovani cooperatori trentini dalla gestione iperindustralista di SAIT. Territoriocheresiste ne aveva data notizia ieri mattina. Visto l’odierno silenzio della grande stampa trentina, la sola conclusione che riesco amaramente a trarre è questa: io devo aver perduto per strada il senso della notizia. Ammesso che ce l’abbia mai

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Dopo l’esclusione di un gruppo di panificatori di territorio dal ventaglio dei fornitori del consorzio di secondo grado della cooperazione di consumo, l’associazione giovani cooperatori trentini, ha elaborato un documento in cui chiede a SAIT di chiarire la sua identità  e la sua aderenza ai volori guettiani delle origini Questo il testo integrale: La frenesia della quotidianità del nostro millennio

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