Ho una pinta di birra ghiacciata, poggiata sul tavolo accanto a me.
All’interno plotoni di bollicine sommozzatrici si alzano dal fondo del bicchiere e risalgono velocemente a galla, giocando a chi riesce ad uscire per prima la testa fuori.
Le guardo ipnotizzata e penso che a breve quelle bollicine nuoteranno nel mio gargarozzo e poi saranno inghiottite e trascinate in chissà quale antro del mio ventre ingordo.
Penso e mi sento onnipotente…cazzo, quanto sono potente.

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