Concordo più o meno su tutto. Mi lascia perplesso solo la proprietà rinfrescante e rasserenante del Rosè. Che io trovo sempre un po’ limaccioso e caldo.Magari proverei con uno Chardonnay giovane e fresco. Per il resto la dieta alcolica non fa una piega. Mi pare. Cosimo Piovasco da BordeauxÈ lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati
Continua a leggere...Attorno al tavolo dei Maremmanti al Ciaffagnone (Caldes – Trento), ieri sera ho fatto pace con questa tipologia: il Rosè, a cui di solito mi avvicino con circospezione. Un po’ per questioni cromatiche, un po’ perché questi vini spesso sono mellassosi e sciropposi. Almeno in Trentino. E invece questa bottiglia – Maso Martis Rosè – mi ha fatto decisamente cambiare
Continua a leggere...Continua la corsa dei prezzi trentodocchisti. Cosimo Piovasco da BordeauxÈ lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro
Continua a leggere...Avvertenza: il post che segue è stato scritto da Giorgio Cestari alias Primo Oratore, autore dell’ Osservatorio del Vino. Accogliendo cortesemente il nostro invito, e senza timore di mescolarsi con i passamontagna corsari indossati dai Cosimi Black Blogger, ha partecipato in nostra vece al simposio degustativo di ieri a Rovereto, offerto da Cantine Ferrari – Flli. Lunelli e guidato dal
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