teroldego

‪#‎seguirabrindisi‬ rotaliano. Cosimo Piovasco da BordeauxÈ lo pseudonimo collettivo con cui fin dall’inizio sono stati firmati la maggior parte dei post più trucidi e succulenti di Territoriocheresiste. Il nome è un omaggio al protagonista del Barone rampante, il grande capolavoro di Italo Calvino. Cosimo Piovasco, passa tutta la sua vita su un albero per ribellione contro il padre. Da lì,

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Mentre aspettiamo trepidanti l’apertura della 79° Mostra dei Vini del Trentino (19 – 22 maggio) e ci prepariamo alla cena di venerdì con le specialità delle foreste sempre verdi di Valfloriana, proviamo a dare uno sguardo all’andamento, negli ultimi anni (2008 – 2014), dei cosiddetti vini più rappresentativi della tradizione enologica del Trentino. Limitando lo sguardo agli autoctoni (Marzemino, Nosiola, Teroldego), alle

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Nasce una rassegna rivolta alle cantine per valorizzare i vini del territorio. Al via col Teroldego SCUOLA FEM, AL VIA UNA RASSEGNA PER VALORIZZARE I VINI DEL TERRITORIO  Nasce la prima rassegna enologica che coinvolge studenti e cantine per conoscere e valorizzare i vini del territorio. A promuoverla è la Fondazione Edmund Mach, attraverso il corso per enotecnici del Centro

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Ai degustatori di Gilbert&Gaillard, evidentemente piacciono gli autoctoni trentini. Oltre alla medaglia d’oro assegnata al Ziresi di Vivallis 2013, un altro oro 2015, con punteggio 90+, è stato assegnato ad un vino (Rebo) figliato dalla paternità del Teroldego, si tratta dell’ eLimarò 2011 – Igt delle Dolomiti – Cantina di Toblino. Punteggio quasi da perfezione assoluta,  per Vino Santo 2001 – Trentino Doc,

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Anche il numeri della vendemmia 2015 diffusi pochi giorni fa da Consorzio Vini del Trentino, confermano il profilo ormai consolidato del vigneto trentino e la sua funzionalizzazione estrema al mercato internazionalizzato del vino merce. Come capita ormai da anni il 75 % delle uve raccolte è rappresentato dalle varietà bianche e il resto dalle rosse. Un disequilibrio a favore di Pinot Grigio

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  Il natale si avvicina e fra presepi e mercatini, l’agroalimentare si da da fare per vendere, o svendere, le cosiddette eccellenze territoriali e non. E così può capitare di incontrare il principe (o re) dei vini trentini (il Teroldego Rotaliano, si badi Rotaliano non Trentino), a prezzi che stuzzicano la fantasia dei consumatori. Bottiglie di TRENTO altrettanto eccitanti per il portafogli. E

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  Sono sette le referenze menzionate quest’anno per la selezione Vino Confratello 2016 della Confraternita della Vite e del Vino del Gran Maestro Enzo Merz e segnalate lo scorso sabato nei saloni Castello del Buonconsiglio di Trento. Fra i magnifici sette della Confraternita compaiono due DOC TRENTO e cinque vini decisamente territoriali.  Finalmente, a differenza delle guide nazionali e patinate,

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Ho appena finito di pubblicare il post precedente e da un Ipermercato di Roma qualcuno mi gira queste immagini. Un Teroldego Rotaliano 2013 (Mezzacorona) a 6 euro e un Gewürztraminer 2014 (Mezzacorona) a 7,50 euro. Entrambe le referenze Trentino Doc. Mi sembra che qui ci si avvicini di più ad un prezzo equo che può soddisfare sia la filiera produttiva e sia

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Interessante l’articolo uscito ieri su L’Adige e dedicato alla produzione provinciale di Novello. Interessante per noi perché ci consente di fare un quadro riassuntivo piuttosto preciso della tipologia, almeno dal punto di vista dei volumi. Poco meno di mezzo milione le bottiglie prodotte in Trentino, e quasi esclusivamente da uve Teroldego, con qualche inserto di Schiava. Ci crede di più

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