Cose trentine: anche in Trentino è scoppiata l’Unesco mania. Dopo la costituzione della Fondazione Dolomiti, ci sono amministratori che vogliono il riconoscimento come Patrimonio dell’umanità dei muretti a secco, che in montagna delimitano i vari poderi, chi vuole il riconoscimento dei vigneti a terrazza della valle di Cembra ed ora anche chi spinge per il monte Baldo, che domina il
Continua a leggere...Il verde smagliante dei filari e l’uva glera dai grappoli generosi ti accolgono raggianti e desiderosi di dimostrare quanto sia fondata la decisione dell’Unesco di dichiarare Patrimonio dell’Umanità queste dolci inclinazioni del suolo con le loro scure cornici boschive interrotte da una architettura rurale essenziale, sbriciolata in mille porzioni. Suonerà paradossale ma le colline del prosecco, il terroir più commerciale
Continua a leggere...La Tribuna di Treviso ci informa che secondo l’ISPRA, l’agenzia di stato per la ricerca ambientale, sulle colline del Prosecco, appena proclamatete patrimonio Unesco, anche i vigneti consumano il suolo, insieme al cemento e all’asfalto. Bene se la vigna è equiparata ad un cantiere, vuol dire che l’unico suolo buono, e l’unico verde buono, è quello della jungla e delle
Continua a leggere...A margine dell’ammissione delle colline del Conegliano e Valdobbiadene fra i beni tutelati dall’Unesco, per non tradire il tradizionale provincialismo altalenante fra autarchia e autoreferenzialismo delle classi dirigenti trentine, lo svettante assessore al Turismo della Provincia di Trento, Roberto Failoni ha dichiarato alla stampa: «… Io ho una sorta di sogno, che mi auguro di vedere realizzato. Quale? Quello che
Continua a leggere...Nel millennio dei social, degli acquisti on line e delle chat più o meno lodevoli, lo stomaco ha il sopravvento. Dovunque trovi cuochi e cucine, ignote persone ammiccanti e degustanti (tipo il famoso “tonco” nero), pareri, ricette, e sorprese a gogo. Il vino? Un sottofondo. Perché si sa, calano i consumi, le preferenze del pubblico slittano, i vini rossi quasi
Continua a leggere...Il Soave è patrimonio dell’umanità per l’agricoltura, il primo in Italia legato alla viticoltura Approvato dal comitato scientifico della FAO l’inserimento del Soave come 53simo sito mondiale riconosciuto come patrimonio dell’umanità dell’agricoltura secondo il programma GIAHS Un percorso lungo più di 10 anni si è concluso oggi con il riconoscimento come sito GIAHS – FAO del Soave. Un lavoro portato
Continua a leggere...“La rete Italiana e quella Europea delle Città del Vino hanno con molta forza sostenuto fin dall’inizio la candidatura del territorio del Prosecco, riconoscendone le caratteristiche di unicità che sono richieste dall’Unesco. Anche a nome del Presidente di Recevin, José Callixto, confermo quanto sostenuto e sono convinto che le integrazioni richieste al fine di rendere completo il dossier consentiranno di
Continua a leggere...La Strada del vino Lessini Durello lancia “Tra antichi fossili e genuini sapori”, una serie di proposte turistiche per scoprire ricchezze enogastronomiche e paesaggistiche della denominazione del Durello, in corsa per la candidatura Unesco. “Tra antichi fossili e genuini sapori”. Questo il nome delle nuove proposte turistiche, che la Strada del vino Lessini Durello ha ideato all’interno della denominazione
Continua a leggere...La Val d’Alpone si candida per l’Unesco Il 2 febbraio verrà costituita l’Associazione temporanea di Impresa per l’inserimento dell’area nella tentative list italiana dei siti Unesco. Consorzio del Lessini Durello e Strada del Vino impegnate in prima fila. I giacimenti fossiliferi di Bolca, l’intera Val d’Apone sede di rocce vulcaniche e sedimentarie, la flora e la fauna che caratterizzano l’area,
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